Di sicurezza non si parla mai abbastanza. Far nascere, crescere e consolidare nel tempo una cultura della “sicurezza stradale” è un obiettivo e una sfida che riguarda tutte le Istituzioni e gli operatori dei settori coinvolti compreso quello dell’illuminazione pubblica che in questa partita ha un ruolo e una responsabilità importante. In quest’ottica, il concetto di sicurezza non è un semplice insieme di norme da impartire, ma il risultato di una maturazione etica di un comportamento che pone al centro il rispetto per la vita e per la persona umana. Ed è proprio sul versante della sicurezza che l’illuminazione pubblica intelligente diventa una componente attiva e funzionale per il benessere dei cittadini. Integrando sui pali della luce videocamere dotate di computer vision, in relazione dinamica con la piattaforma AI, gli impianti di illuminazione pubblica sono in grado di vedere, pre-vedere, prendere decisioni e agire in modo diretto. In particolare la  computer vision e l’addestramento specifico della rete neurale alla base delle facoltà cognitive dell’Intelligenza artificiale, possono produrre una serie potenzialmente infinita di allarmi e di avvisi.

Ma se le nuove tecnologie possono fornire un aiuto importante nella prevenzione perché abbiamo ancora bisogno di parlare tanto di sicurezza? Abbiamo un riferimento normativo che fornisce linee guida puntuali per l’illuminazione pubblica stradale che deve rispettare quattro norme essenziali: Uni 11248, Uni EN 13201-2, -3 e -4, in vigore dal 2007 e che, nel corso del 2016, sono state aggiornate. Ù

In particolare, questa normativa evidenza la necessità di progettare gli impianti partendo dalle esigenze di sicurezza e, in modo complementare, anche da quelle relative al contenimento dei consumi energetici. Infatti una corretta gestione della luce “digitale” permette di ridurre la quantità di illuminazione in presenza di flussi di traffico ridotto e in assenza di pedone  e consente, al contempo, di evitare inutili sprechi. Una normativa che, seppur attenta al concetto di risparmio energetico, non trascura le situazioni potenzialmente più pericolose e impone di incrementare la classe illuminotecnica in caso di situazioni caratterizzate da un maggior rischio, come la presenza di incroci a raso, passaggi pedonali o scuole.

Ma allora perché nonostante ci sia una puntuale normativa sulla sicurezza negli interventi di sostituzione degli impianti l’efficienza energetica prevale sulla sicurezza. Perché ciò accade? Mancano i controlli? Di questo e di altro si discuterà il 3 giugno, dalle ore 16,00 alle ore 18,00 con AIDI in un webinar sul ruolo dell’illuminazione pubblica nella sicurezza stradale. L’argomento sarà introdotto da Umberto Guidoni Segretario Generale Fondazione ANIA e Co-direttore Generale ANIA e approfondito con un dibattito ampio e articolato moderato da Anna Pellegrino docente del Politecnico di Torino.

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